Comunicato Collezioni d’Arte 2010

Maschere e volti

Datemi una maschera, e vi dirò la verità – Oscar Wilde

Lo spunto per una collezione può essere spesso casuale, come l’incontro con alcuni oggetti sorprendentemente accomunati dalla medesima tematica .

E così e’ nata, quasi fosse un disegno prestabilito, questa ipotesi di collezione tra scultura, pittura, grafica e arti applicate del XX secolo, dedicata in modo inequivocabile al tema della Maschera fra allegoria e simbolo.

Alla fine dell’ottocento, la Maschera, oggetto enigmatico per eccellenza, ispira gli artisti riscuotendo in Europa un grande successo e segna il percorso fondamentale del rinnovamento della scultura a cavallo tra il XIX e il XX secolo.

Maschera come essenza del ritratto, Maschera del teatro, commedia e tragedia, Maschera come espressione di gioia, follia, tristezza e dolore, Maschera caricatura, Maschera come alchimia della trasformazione, Maschera enigma, Maschera come icona dell’impenetrabilità, questo il filo conduttore della collezione.

Il nostro obiettivo è sempre stato e rimane quello di valorizzare gli Artisti italiani così detti “Minori” e di far riemergere i “Sommersi”; con un certo orgoglio possiamo affermare che alcuni degli Artisti proposti nel passato, oggi sono annoverati tra i “ Grandi” .

Concentrandoci sulla Scultura, sulla Pittura e sulle Arti Applicate italiane della prima metà del Novecento, si nota una straordinaria ricchezza di validi artisti ancora oggi poco rivalutati dalla critica ufficiale e molto spesso sconosciuti al grande pubblico; sovente il loro percorso artistico è tuttora da approfondire per far emergere l‘anima più segreta delle loro opere.

Si pensa a nomi come Adolfo De Carolis, Marcello Dudovich, Augusto Magli, Duilio Cambellotti, Lina Arpesani, Enrico Mazzolani, Publio Morbiducci, Arrigo Minerbi, che con il loro contributo artistico e intellettuale sono stati capaci di trasmettere il clima raffinato e internazionale di quel tempo e di creare il giusto raccordo con l’arte contemporanea e non solo relativamente ai movimenti e ai gusti dell’arte italiana, ma per gli spunti e le relazioni con le correnti europee.

Le opere più significative presentate , che saranno il perno attorno a cui graviterà l’intera collezione e che creeranno il legame con le altre esposte sono state individuate in :

“La donna e la maschera” – coppia di sculture, bronzo e gesso
– anni ’30 – scultrice Lina Arpesani – Milano1888-1974

“Figura con cappello a cono” – olio su tavola – 1935
– pittrice Katy Castellucci – Laglio 1905- Roma1985

“ Il Dramma” scultura in bronzo esposta alla Galleria Pesaro nel 1927
– scultore-ceramista Enrico Mazzolani – Senigallia1876-Milano 1968

“La Musa del Teatro” bassorilievo in gesso dorato ,
uno dei fregi realizzati per i portali dell’atrio della sezione Artigianato, Amatori e Cultori alla XCIV Esposizione di Belle Arti presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma nella primavera del 1928
– scultore Publio Morbiducci – Roma 1889-1963

“Testa femminile con velo” terracotta invetriata – 1930-36
Studio per la figura femminile de “ La Pietà” nella cappella Marzotto a Valdagno
– scultore Arrigo Minerbi – Ferrara 1881-Padova 1960

“ Triplo ritratto” maiolica fortemente scolpita a lustri policromi, pervasa di suggestivi riferimenti simbolici
– attualmente ancora in fase di studio –

A contorno opere, per citarne alcune, del triestino Marcello Dudovich , della pittrice milanese Gilda Pansiotti, del pittore milanese Amerigo Canegrati, del ceramista Lino Berzoini per la manifattura di Albissola, del pittore-scultore spezzino Augusto Magli, dello scultore P.Bottinelli, dello scultore milanese Carlo Pizzi e alcune testimonianze di artisti esteri, tra cui:

E. Stellmacher – Elvir Otto con la misteriosa “Maschera della Notte” per la manifattura ceca Amphora;

lo scultore berlinese Gerhard Schliepstein con il “Ritratto di Beethoven” per la manifattura Rosenthal;

il viennese Franz Hagenauer con la scultura in acciaio “Testa femminile con rossetto”;

il pittore russo Evgheni Teis, con il dipinto futurista “Figure”.

D.B – V.B