Comunicato BIAF 2017

XXX Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze
Palazzo Corsini 23 settembre – 1 ottobre 2017
Stand NR. 22

In occasione della XXX Biennale Internazionale di Antiquariato di Firenze la Galleria Daniela Balzaretti presenterà una collezione di opere di artisti dei primi anni del ‘900 legate tra loro da un sottile fil rouge, le Esposizioni Nazionali ed Internazionali tra il 1923 e il 1936.

 

 

Salvatore Saponaro (San Cesario di Lecce,1888 – Bizzozero 1970)

Particolare della figura femminile nella nicchia di destra della Fontana dei Tritoni, Milano, via Andegari,
realizzata in collaborazione con Alessandro Minoli, nel 1927

bronzo, h.cm. 72,5 x 61, firmata salv saponaro alla base sul lato

provenienza, collezione privata lombarda

Ref. Bibliografiche, A. FOSCARINI, Arte & Artisti di Terra d’Otranto, a cura di P. Vetrugno, Ed. Del Grifo, Lecce 2000, pp. 197-198

 

L’obiettivo primario che caparbiamente si persegue sin dal 1974, data di inizio dell’attività, rimane quello di  far riemergere “artisti sommersi”, oscurati o dimenticati, con l’approfondimento, lo studio e la ricerca.

Il  più sorprendente è senza ombra di dubbio Gigi Supino, “sviscerato” senza risparmio da Monica Vinardi; la ricerca della storica, sia sugli avvenimenti privati che quelli pubblici, ci permette un’ampia lettura, la prima in assoluto, sulla personalità e sull’ attività di un Artista degno di questo nome.

Apollo e Dafne di Gigi Supino, uno dei tre esemplari conosciuti, uno esposto alla Biennale di Venezia del 1934, (ora in un’importante collezione negli Stati Uniti); uno, quello proposto,  alla Galleria Lino Pesaro nel 1936, ed uno in collezione privata lombarda.

Risveglio, di Edoardo Rubino, due esemplari, uno in marmo e l’altro in bronzo, in versioni più ridotte del modello a grandezza naturale esposto alla Biennale di Venezia del 1934, donata al Comune di Genova nel 1937 ed ora conservato negli spazi di Villa Grimaldi Fassio a Nervi, che ospitano le opere della raccolta Frugone.

Circe, il dipinto di Gian Battista Galizzi e la Coppa dell’ermellino di Guido Balsamo Stella, esposti alla Prima Mostra Internazionale di Arti Decorative inaugurata il 19 maggio 1923 nella Villa Reale di Monza.

I due grandi vasi con coperchio e putto di Nino Strada, la Vittoria di Giuseppe Maretto e i quattro vasi Elementi di Guido Andlovitz, per società ceramica Laveno, esposti alla V Triennale del 1933.

Una collezione di tondi in bronzo, alcuni con etichette di mostre nazionali e internazionali, realizzati dagli scultori più significativi dei primi anni ’40 del ‘900. Tra questi: Eugenio Baroni, Tommaso Bertolino, Arturo Dazzi, Vitaliano Marchini, Carlo Meazza, Arrigo Minerbi, Publio Morbiducci, Michelangelo Monti, Giorgio Morigi, Mario Moschi, Gaetano Orsolini, Antonio Giuseppe Santagata e Volterrano Volterrani.

Testi in collaborazione con studiosi del settore, Armando Audoli, Alessandra Imbellone, Alfonso Panzetta, Monica Vinardi, dedica poetica di Enrico Nascimbeni.

Hanno generosamente contribuito con pareri e notizie,  Walter Canavesio, Maria Flora Giubilei, Leo Foi e Maria Teresa Bottarel.

Restauri: Aconerre
Fotografie: Elena Datrino, Marilena Anzani