MINT –Collezioni d’Arte –
Milano International Antiques and Modern Art Fair
10-13-maggio 2012 – Milano – Palazzo della Permanente
Guido Marussig (Trieste 1885 – Gorizia 1972)
Osservando il percorso artistico di Guido Marussig è difficile delineare sia la sua opera che la sua personalità di artista poliedrico che non disdegna incursioni in più campi, dal francobollo, al lampadario, dal manifesto al mobile, dall’architettura alla scena teatrale, dal dipinto all’incisione e alla decorazione murale.
La Trieste di fine secolo e fino al 1918, data dell’annessione all’Italia, è il porto principale dell’Impero austro-ungarico, luogo di scambi culturali diversi; è proprio in questo contesto multirazziale con il prevalere della cultura austro-tedesca, che l’Artista, fortemente influenzato dall’arte di Gustav Klimt, di Frank von Stuck e di Max Klinger, si fa interprete raffinato dello stile «secessionista» in cui prevale il rigore geometrico.
Nel 1905 partecipa all’Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, dove sarà ancora presente nel 1907 con l’opera “Salice piangente” nella celeberrima sala internazionale “L’Arte del sogno”, con Galileo Chini, Plinio Nomellini, Gaetano Previati, Edoardo De Albertis, Arturo Martini, Libero Andreotti, Franz von Stuck, George Minne, Hans St. Lerche e Maurice Denise. La sua presenza alle Biennali veneziane sarà poi costante negli anni a seguire
Dal 1908 al 1913 partecipa alle Esposizioni di Cà Pesaro, di cui disegna il manifesto della prima edizione.
Sono estremamente rari sul mercato i suoi dipinti datati tra il 1905 e il 1920 e l’opera qui proposta fa parte di queste eccezioni; il suggestivo e ammaliante “Tramonto” 1907, con i riflessi di luce e la magia dell’acqua, rientra tra i suoi primi lavori simbolisti, vicino a quel gusto “secessionista” respirato nella sua Trieste. Il dipinto fu esposto a Firenze nel 1910 all’Esposizione dell’Associazione degli Artisti Italiani (timbri doganali al retro della tela, Firenze luglio 1910 e dogana italiana 1912).
Come lo stesso Marussig scrive a Edgardo Sambo, che nel frattempo riveste la carica di Direttore del Museo Revoltella di Trieste, a proposito del suo dipinto Plenilunio d’estate… “fu dipinto nel 1908 ed è modernissimo…”.
Il suo richiamo a Venezia è costante nei dipinti, nei disegni e nelle xilografie. Celebre la sua opera “Prue dentate” 1918, conservato alla Galleria Internazionale d’ Arte moderna di Ca’ Pesaro a Venezia.
Dal 1916 si trasferisce a Milano, dove si occupa principalmente di grafica e collabora attivamente con la casa discografica Ricordi. Nello stesso periodo si dedica prevalentemente alle arti decorative e all’insegnamento e partecipa alla realizzazione di alcune opere architettoniche milanesi.
Negli stessi anni inizia una stretta collaborazione con Gabriele d’Annunzio, lavorando a buona parte degli arredi del Vittoriale e curando l’allestimento scenico per “La nave” alla Scala. Questa sarà la prima delle svariate scenografie che progetterà negli anni a venire per il teatro milanese.
Il suo studio a Milano è frequentato dai maggiori critici d’arte, Ojetti, Marangoni, Janni e Colasanti.
Dal 1929 al 1932 fa parte del gruppo “900 di Margherita Sarfatti.
Mostre
Roma, Prima Biennale Romana 1921, Quadriennale 1955 e 1959
Torino 1921, 1931
Monza, Biennale 1923, 1925,
Venezia 1922, 1924, 1925, 1930, 1932, 1934, 1935, 1936, 1948, 1950, 1972
Milano, Galleria Lino Pesaro
Milano, Permanente nel 1929 con il gruppo di “Novecento”
Milano, 1932
Milano, Triennale del 1936
Padova, 1931
Bergamo, 1959 V Premio Bergamo, medaglia d’oro
All’estero espone al Salon d’automne di Parigi, al Glasspalast di Monaco di Baviera, ad Amsterdam, a San Francisco, a St.Louis, a Barcellona, a Dresda.
Opere in Musei o istituzioni
Museo Revoltella – Galleria d’Arte Moderna Trieste
Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti, Firenze
Galleria Internazionale Arte moderna di Ca’ Pesaro, Venezia
Museo Rizzarda, Feltre
Vittoriale degli italiani, Gardone Riviera (Bs)
Raccolta Fondazione Cariplo-Milano Gallerie d’Italia, Milano
Palazzo di Giustizia di Milano
Ospedale Niguarda, Milano
Galleria Comunale d’Arte, Cagliari
Museo della xilografia italiana, Carpi
Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Latina
Collezione delle Stampe del Castello Sforzesco, Milano
Collezioni Comunali, Montecatini Terme
Museo Civico, Pallanza
Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi, Piacenza
Galleria Comunale d’Arte Moderna, Roma
Istituto nazionale per la grafica, Roma
Museo del Risorgimento, Venezia
Referenze bibliografiche,
G.Belli, Venezia, gli anni di Cà Pesaro, 1908-1920 ed. Mazzotta 1987,
C.F. Carli, Lela Djokic, Daniela Balzaretti,. G. M. 1885-1972: tra simbolismo e déco, Roma 2003;
V. Strukelj – G. Sgubbi G. M., il mestiere delle arti. Museo Revoltella, Trieste, 2004
V. Sgarbi, Sogni: visioni tra simbolismo e liberty, 2005